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Catalogo della rete ReaNet - Biblioteche lungo l'Elsa e l'Arno

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I più letti

  1. 1

    La portalettere Francesca Giannone

  2. 2

    Soledad Maurizio De Giovanni

  3. 3

    Grande meraviglia Viola Ardone

  4. 4

    Diario di una Schiappa di Jeff Kinney

  5. 5

    L'educazione delle farfalle di Donato Carrisi

  6. 6

    Le armi della luce Ken Follett

  7. 7

    Resto qui Marco Balzano

  8. 8

    Oro puro Fabio Genovesi

  9. 9

    L'umiliazione Philip Roth

  10. 10

    Topolino

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I più richiesti

  1. 1

    La portalettere Francesca Giannone

  2. 2

    Cuore nero Silvia Avallone

  3. 3

    L'orizzonte della notte Gianrico Carofiglio

  4. 4

    Tutti i particolari in cronaca Antonio Manzini

  5. 5

    Grande meraviglia Viola Ardone

  6. 6

    Gli occhi di Monna Lisa romanzo di Thomas Schlesser

  7. 7

    Soledad Maurizio De Giovanni

  8. 8

    Il ritorno Marco Vichi

  9. 9

    Tra il silenzio e il tuono Roberto Vecchioni

  10. 10

    Solo cose belle Irina Potinga

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Il tempo della tua vita - Giacomo Pini

«[…] Costruire e distruggere, costruire e distruggere, costruire e distruggere per un solo attimo felice. Attimo che a sua volta sarà costruito e distrutto dalle convinzioni di essere padroni del tempo e degli attimi di tutto quel che ci circonda.»

È giovane, bella e felicemente imperfetta, Federica. Lavora nella libreria cittadina del luogo in cui si è trasferita, la sua vita è fatta di un passato burrascoso di cui non ama parlare e di un presente abitato da poche e semplici certezze e consuetudini. Tra queste vi è Mattia, il collega di lavoro a cui è particolarmente legata e che ogni mattina la aspetta con la tazza di caffè da asporto fumante. Ed è proprio su quella tazza che ogni mattina egli le augura il buongiorno con una semplice frase: “sorridi… è il tempo della tua vita”. Un monito ad affrontare con il giusto spirito non solo le ore successive ma anche il futuro venturo, quel che verrà. Ad attendere il duo al lavoro vi è Paul, proprietario della libreria nonché romanziere che aiuta anche Mattia a coronare il suo sogno di diventare scrittore.
Due volti complementari sono Mattia e Federica. Se lui rappresenta la possibilità, l’attenzione al piccolo gesto, l’amare per quel che il sentimento è andando oltre a quelle che sono le apparenze dettate da usi e costumi, le imperfezioni, gli sbagli, le cadute, ella rappresenta il volto più complesso ed è capace di farsi amare quanto odiare suscitando empatia anche nelle situazioni più ostiche. Lo scorrere delle giornate non risparmierà i protagonisti, saranno tante le difficoltà che si troveranno ad affrontare e che li porteranno a conoscere davvero il tempo della loro vita. Da un passato che torna a bussare alla porta, alla rinascita passando dalla perdita.

«[…] I sentimenti che provi portali sempre con te. Ascoltali. Non rinnegarti niente, non privarti della tua felicità. Segui le emozioni e se sarà necessario sbaglia.»

“Il tempo della tua vita” è un libro che offre al suo lettore tanti spunti di riflessione e che insegna a non temere l’incompletezza, la mancanza, l’errare. È un libro che per mezzo della voce di una donna allo sbaraglio, che ha perso i punti fermi, che mente spudoratamente, che è egoista e immatura, ci ricorda che non si può scappare sempre. Da quel che verrà, da noi stessi, da quel che siamo, da tutto ciò che ci circonda.
Tuttavia, la più grande caratteristica di “Il tempo della tua vita” è quella di saper emozionare. Il lettore cammina passo passo con i due protagonisti, è trascinato dal loro vissuto, è coinvolto dall’evolversi del legame e dalla maturazione dei personaggi. Un eroe per eccellenza, un antieroe per eccellenza e tutta una serie di voci che nel loro intrecciarsi rendono tangibile e vivo il testo.
Per me si è trattata di una rilettura a distanza di un decennio dalla prima ma le riflessioni ed emozioni sono state egualmente vivide seppur con dieci anni di vita in più. Alle prime provate, se possibile, se sono aggiunte semplicemente di nuove e più accorte.
Un romanzo che chiama, arriva, trattiene e resta nella sua semplice complessità.

«[…] Un’emozione non si può scegliere, lui me la faceva vivere.»

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